Chiesa della Santissima Trinità
Descrizione
C’è un’iscrizione, all’interno della chiesa della Santissima Trinità, che ricorda come fu costruita; non solo con il contributo del cavalier Settimio Vici, che nella prima metà del XVII secolo la fece erigere assieme al suo palazzo, ma anche “con il sudore e il sangue degli aviglianesi”. Una volta terminata la costruzione, fu il vescovo di Todi a consacrarne l’altare maggiore.
Secoli dopo, nel 1948, la chiesa venne ristrutturata e le pareti imbiancate, ricoprendo - e in alcuni casi distruggendo - gli affreschi che ornavano le pareti.
Fortunatamente, dal 1990 in poi è stato avviato un ulteriore restauro che ha riportato alla luce le opere nascoste: oggi vi si possono ammirare, tra gli altri, il Sant’Antonio Abate e la Conversione di San Paolo di Bartolomeo Barbiani da Montepulciano, la Madonna del Rosario di Andrea Polinori, e una croce in argento smaltato dalla lavorazione a sbalzo, risalente al 1395.
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